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Duo Biernacki & Baron

Ovaro
Pieve di Santa Maria di Gorto
01 / 08
Mercoledì 1 Agosto 2018 - Ore 20:45

Michael Baron pianoforte
Krzysztof Biernacki baritono

 

V. Bellini

“Or dove fuggo io mai? Ah…per sempre io ti perderei” da I Puritani

F. Liszt Tre Sonetti di Petrarca S. 270

G. Verdi “Per me giunto è il di supremo” da Don Carlo

S. Donaudy "O del mio amato ben, Quando ti rivedrò ", "Amorosi miei giorni"

F. P. Tosti "Non t’amo più", "Ideale", "Malia"

G. Donizetti “Bella siccome un angelo” da Don Pasquale

C. A. Bixio "Parlami d’amore, Mariù"

L’Aria di Guglielmo dal Così fan tutte di Mozart, il cantabile di Malatesta dal Don Pasquale di Donizetti, il canto di Rodrigo dal Don Carlos di Verdi, la cavatina di Riccardo da I puritani di Bellini. La voce di baritono mostrerà tutta la sua versatilità, tra opere immortali, canzoni e romanze da salotto del primo Novecento. La lingua privilegiata è quella italiana, per parole tratte da libretti, sonetti e i liberi versi della forma canzone. Alti esempi dello stile belcantistico italiano, insieme alle poesie d’amore di Petrarca, dal secondo libro Années de pèlerinage di Listz, quattro brani dalle arie di Stile Antico del palermitano Stefano Donaudi, autore degno di grande attenzione, e tre romanze da salotto di Francesco Paolo Tosti, compositore abruzzese e maestro di canto alla corte della regina Vittoria. È l’Italia il faro che darà luce a questo concerto, con protagonista una coppia di interpreti amati e richiesti a livello internazionale per le loro proposte e gli originali programmi di musica vocale da camera. Il baritono Krzysztof Biernacki, solista, docente universitario e registra teatrale, e il pianista Michael Baron, artista della scuderia Steinway&Sons, versatile interprete che spazia dai repertori barocchi alle anteprime mondiali di musica contemporanea.

Pieve di Santa Maria di Gorto

Collocata su uno sperone di roccia c’è la Pieve di Santa Maria di Gorto, uno degli edifici più antichi di tutto il Friuli. La chiesa viene citata in documenti del 1136 e del 1299, ma l’origine sembrerebbe essere più antica, come dimostra il ritrovamento sul posto di elementi scultorei attribuibili a un luogo di culto risalente all’VIII secolo. La Pieve si presenta come una basilica a tre navate e custodisce pregevoli e rare antichità come gli affreschi del XII – XIII secolo raffiguranti la parabola evangelica delle dieci Vergini. Poco distante la Pieve si trova il complesso turistico ambientale di Aplis con il Museo del legno e della Segheria Veneziana, un’esposizione faunistica e l’Hotel Ristorante Aplis, meta ideale di ristoro.

 

Fotografia di Ulderica Da Pozzo

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