Fondazione Luigi Bon
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G.A.M.E. Saxophone Quartet

Forni di Sopra
Ciasa dai Fornés
02 / 08
Giovedì 2 Agosto 2018 - Ore 20:45

Michele Gallio sax soprano
Andrea Biasotto sax contralto
Enrico Leonarduzzi sax tenore
Guglielmo Tonelli sax baritono

 

G. Gershwin Three preludes

C. Corazza Il tempo scorre accanto

A. A. Rodrigue Strange Humors

Eugène Bozza Andante et Scherzo

G. Tonelli Per aspera ad pacem

A. Piazzolla Vuelvo al sur

P. Itturalde Suite Hellenique

M. Nyman Song for Tony

Il nome dell’ensemble deriva dalle iniziali dei suoi giovani componenti: Guglielmo, Andrea, Michele ed Enrico. Ma significa anche gioco, sostantivo che nel verbo to play – ma anche jouer, spielen, confrontando altre lingue – trova ideale significato nell’atto di suonare, di fare musica. G.A.M.E. Saxophone Quartet è pertanto un ensemble di sassofoni, nato due anni fa all’interno del Liceo Musicale C. Percoto di Udine e già vincitore di importanti concorsi nazionali (Belluno, Palmanova, Riccione). Si presenta con un repertorio versatile e multiforme, con arrangiamenti da composizioni celebri di grandi autori riconosciuti, come Gershwin, Piazzolla, Nyman, Bozza, Mackey e Itturalde, e composizioni originali di autori promettenti appartenenti alla nuova generazione, come Corazza, Alcade Rodriguez e Tonelli. Un ventaglio di quattro sax per un programma multiculturale e multi estetico, vista la varietà di generi e forme che presenta, nelle inconfondibili timbriche dell’amatissimo strumento inventato dal belga Adolphe Sax, il quale nel 1846 brevettò la famiglia completa che porta il suo cognome.

Ciasa dai Fornés

La secentesca casa rurale della Busa era un tempo alloggio di uomini e animali, una residenza dove si praticavano, accanto all’agricoltura, lavori legati al ferro e alle fibre tessili. Recentemente è stata oggetto di restauro e con la sua apertura al pubblico, la struttura è stata nomi- nata Ciasa dai Fornés e al piano terra ospita un’esposizione intitolata “Il filo dei ricordi”. Forni di Sopra è conosciuta anche come località “bella fra le più belle delle Dolomiti Orientali”, come scrisse Berti, accademico del C.A.I. Frequentata stazione turistica dai primi del Novecento, grazie ad attività sia invernali come lo sci di fondo, discesa, pattinaggio su ghiaccio e snowboard, che estive come l’escursionismo e la mountain bike. Rappresenta il ponte ideale fra Carnia e Cadore, attraverso il passo della Mauria che unisce le due sub-regioni alpine.

 

Fotografia di Ulderica Da Pozzo

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