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Il Cantiere dell’Arte

Zuglio
Pieve di San Pietro in Carnia
18 / 08
Venerdì 18 Agosto 2017 - Ore 20:45

Il Cantiere dell’Arte

Claudio Mansutti direttore

Gabriele Bressan, Nicola Zampis oboe

Maria Benedetti, Sara Papinutti clarinetto

Alessandro Bressan, Leonardo Calligaris fagotto

Nicola Fattori, Andrea Mancini corno

 

W. A. Mozart Ouverture da Le Nozze di Figaro  

Ouverture dal Don Giovanni

Serenata n. 12 per fiati in do minore K 388

F. J. Haydn Ottetto a Fiati

Haydn e Mozart, musicalmente il padre e il figlio prodigio dell’epoca classica, uniti e rivisitati per ensemble di fiati. Un progetto giovane e lungimirante nato all’interno della Fondazione Luigi Bon di Colugna e racchiuso nel nome Il Cantiere dell’Arte. Un laboratorio ed ensemble musicale insieme, ideato per valorizzare vari repertori musicali ed i migliori giovani talenti della Regione FVG. Un cantiere come percorso di crescita individuale e collettiva, musicale e personale. I suoi componenti si stanno specializzando nelle migliori accademie internazionali e nazionali come la Musik Akdemie di Basilea, l’École de Musique di Losanna, i Conservatori di Firenze e Trento e collaborano con diverse orchestre come la Filarmonica di Lubiana, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali e altre ancora. Singolarmente hanno seguito masterclass tenute da docenti di chiara fama tra cui Daniel, Meyer, van der Zande e Azzolini. Direttore dell’ensemble è Claudio Mansutti, vincitore di 5 concorsi nazionali ed internazionali di musica da camera. La sua produzione vanta registrazioni per importanti emittenti come la RAI e l’ORF, oltre a molte esibizioni in veste di solista in teatri rinomati di tutto il mondo, con numerose orchestre, fra cui i Berliner Symphoniker e i Virtuosi di Praga.

Pieve di San Pietro in Carnia

Fondato pochi decenni prima di Cristo lungo la riva destra del torrente Bût, Zuglio, il cui nome in origine era Iulium Carnicum, è un antico centro romano nato molto probabilmente durante il proconsolato di Giulio Cesare (58-49 a.C.). Di mirabile bellezza la Pieve matrice di San Pietro, la cui configurazione gotica attualmente esistente, ad un’unica navata e tre altari, fu voluta nel 1312 dal patriarca di Aquileia.

Al suo interno troviamo l’ancona lignea di Sant’Antonio Abate, in stile rinascimentale, racchiusa in due incorniciature barocche e attribuita a Gian Domenico Dall’Occhio e la pala dell’altare maggiore di Domenico da Tolmezzo. Il Cristo ligneo del 1550, situato nell’architrave dell’arco principale, misura quasi due metri di altezza ed è opera di bottega nordica. All’esterno, il portico ha subito dei rimaneggiamenti, ma sopravvive la bifora romanica. Il pianoro che si incontra all’inizio della salita, verso la Pieve, ha una storia molto antica, ogni anno, in questo luogo, nella ricorrenza dell’Ascensione, si svolge il rito del “Bacio delle Croci”.

 

Fotografia di Ulderica Da Pozzo

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