Questo concerto attraversa le diverse sonorità nate dalle scuole nazionali del XX secolo, culminando nelle grandi avanguardie del XXI secolo. Il primo brano ha un
carattere meditativo che evoca infinite atmosfere sonore, dedicato al noto poeta cubano Cintio Vitier. Le composizioni del musicista messicano Abraham sono opere
contemporanee caratterizzate da melodie affascinanti.
Con Entr’acte, Ibert sfrutta le risorse virtuosistiche e sonore dei due strumenti coinvolti. Il compositore messicano Ríos Dib dedica a Osian il brano Danzas de la
Nochevieja che integra le tradizioni culturali del Messico con le tecniche compositive europee. Il concerto si conclude con Histoire du Tango di Piazzolla, un’opera che
racconta l’evoluzione del tango, dagli albori fino ai giorni nostri.
Chiesa di Sant'Osvaldo
Sembra che già un documento del 1328 attestasse l’esistenza a Sauris di Sotto di un edificio sacro dedicato a S. Osvaldo. Il suo culto fu portato verosimilmente dai fondatori della comunità, arrivati dall’Austria. Nel ’600 e nel ’700 il santuario di Sauris fu uno dei centri devozionali più noti e prestigiosi della Repubblica Veneta, meta di centinaia di pellegrini provenienti dal Friuli, dal Cadore, dalle città del Veneto e in particolare da Venezia. Per ospitarli, l’edificio fu più volte ampliato e rimaneggiato nel corso dei secoli, come ha rivelato anche il recente restauro. All’esterno la struttura è caratterizzata dal campanile dalla caratteristica guglia a cipolla; dalla copertura del tetto in scàndole di larice; dal basamento in conci di tufo locale, utilizzati anche per marcare gli spigoli delle murature; dal bel rosone sulla facciata. Il restauro ha riportato alla luce parte della decorazione a fresco delle murature, delle finestre e delle lunette dell’abside, nonché una meridiana del 1785 e numerose scritte lasciate dai pellegrini tra la metà del ’600 e i primi decenni del ’700. Nel presbiterio troneggia lo splendido Flügelaltar (altare a portelle) di Michael Parth da Brunico (1524); In legno intagliato, dorato e dipinto, è un esempio di stile tardo-gotico tedesco. In fondo alla navata destra si trova un altro altare dedicato a S. Osvaldo, opera di Gian Francesco Comuzzo da Gemona (1658). A metà della navata sinistra è collocato l’altare della Madonna della Cintura (XVII sec.; pala settecentesca). Sul soffitto sono affrescati, con modi popolareschi, la Morte di S. Osvaldo e l’Assunzione della Vergine. Da notare ancora, appoggiati a due pilastri, gli stendardi processionali con placche in argento di S. Osvaldo e della Madonna della Cintura (manifattura veneziana, sec. XVIII).
Fotografia di Ulderica Da Pozzo